Trapani Calcio

Un sabato…bestiale

di Piero Salvo


Che dire è stato una sabato da incorniciare per le principali formazioni sportive trapanesi quello appena trascorso. Tre vittorie su tre (Handball, Basket e Calcio) che proiettano le tre squadre ai vertici delle rispettive classifiche con numeri assolutamente di primo piano. Commenti più o meno positivi hanno accompagnato questa giornata, per certi versi storica e che conferma la bontà dei tre progetti. Ma adesso sta alla piazza non rovinare tutto perché la critica è giusta, occorre farla, ma se poi è solo fine a se stessa per non poter dire nulla visto che qui ormai si vince sempre, rischia di diventare l’unica nota stonata in un percorso difficile verso traguardi ambiziosi che solo con l’unita d’intenti potranno essere centrati. Che calcio e basket potessero avere qualche difficoltà nel loro cammino era ampiamente risaputo – squadre nuove, dirigenti nuovi ambizioni della proprietà altissime. Anche sugli allenatori si sapeva che avrebbero avuto qualche problema – la serie D e la serie A-2 non sono tornei facili da affrontare per chiunque. Ma, l’isterismo ipercritico scoppiato dopo la sconfitta dello Schark contro Cantù e le critiche dopo la vittoria contro la Nuova Igea per il calcio ieri, sanno di masochismo. Anche se entrambe giocassero il miglior basket e il miglior calcio – visto che è questa l’unica contestazione che gli si rinfaccia – non cambierebbe nulla . Sono campionati difficili che si vinceranno solo a maggio, dove ci si scontra con compagini importanti costruite altrettanto bene – vedi Cantu o Siracusa – che non molleranno di un centimetro fino alla fine . Quindi possiamo parlare di gioco o che non si vince sempre nettamente, ma la cosa fondamentale è vincere e stare lassù. Nello sport vincere aiuta a vincere e a creare i giusti presupposti per crescere. Puoi fare il miglior gioco del mondo – vedi Zeman nel calcio – ma poi alla fine magari non vinci mai, ed in questo momento per il progetto Antonini la cosa principale è vincere altrimenti i i buoni propositi per il futuro potrebbero rimanere tali. Anche io in più occasioni ho manifestato qualche dubbio sul modo di stare in campo sia del calcio che del basket, ma ad un analisi razionale capisco le difficoltà di Parente e Torrisi, dove in pochi mesi hanno dovuto assemblare squadre totalmente nuove con la pressione della proprietà e della piazza che non rendono le cose assolutamente facili. Quindi guarderei in maniera asettica i numeri concentrandomi più sull’obiettivo che su le situazioni contingenti tipo il gioco, perché anche facendo il miglior calcio del mondo o il miglior basket del mondo i risultati non sono scontati, perché c’è sempre un avversario pronto a metterti in difficoltà e a dare i massimo per raggiungere il tuo stesso obiettivo. In fine un pensiero per Enzo De Francisci, bandiera storica del calcio trapanese, secondo calciatore come numero di presenze in maglia granata, scomparso questa notte all’età di settantadue anni. Una persona sempre cordiale che non ha mai fatto pesare a nessuna a società che si è susseguita negli anni i suoi “numeri”, ma che ha sempre tifato granata, sempre presente al provinciale senza mai fare polemiche sterili, che se n’è andato in punta dei piedi così come era stata la sua presenza qui a Trapani essendo lui palermitano di origine. Ciao Enzo

Foto Fc Trapani


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